L’azione strategica “MANAGERIALITÀ FEMMINILE – Strumenti di analisi per lo sviluppo di nuovi modelli di governance nelle imprese italiane” realizzata da Fondirigenti con il contributo di Federmanager e Confindustria Emilia-Romagna, Formindustria, insieme a Nomesis, Cis Unindustria Reggio Emilia, Forpin, Cisita Parma, Nuova Didactica, Fondazione Aldini Valeriani, Assoform Romagna e Il Sestante Romagna in qualità di partners progettuali, si pone l’obiettivo di cercare di individuare le dinamiche favorevoli o bloccanti la costruzione di un contesto aziendale women friendly e quali azioni di miglioramento si possono mettere in campo.
Durante i focus group internazionali, sono state scelte e analizzate 8 best practices europee e nazionali, con l’obiettivo di identificare in azienda aree di competenza da sviluppare, attività formative/profili, azioni per lo sviluppo di una cultura organizzativa inclusiva sul tema del diversity management al femminile.
L’analisi delle best practices segnalate ha evidenziato alcuni elementi che possono essere letti anche in funzione del contesto nazionale di riferimento.
In termini generali, le pratiche segnalate sono riconducibili a due principali aree di intervento:
- PRATICHE CHE SUPPORTANO GLI SFORZI INDIVIDUALI E LO SVILUPPO DELLE POTENZIALITÀ: Politiche di welfare a favore della genitorialità, maternità, congedi parentali extra legge; Organizzazione del lavoro flessibile; Azioni volte a sviluppare l’empowerment: formazione manageriale; Politiche per attrarre e promuovere talenti femminili; Attività per lo sviluppo e la mentorship di donne dall’elevato potenziale; Presenza di donne mentori; Progetti per la crescita professionale e la leadership.
- PRATICHE CHE AGISCONO SUI PROCESSI ORGANIZZATIVI: Diffusione di role model affinché le donne in posizioni apicali diventino a loro volta modelli di riferimento per altre donne e per le imprese stesse; Politiche per l’eliminazione del divario salariale; Iniziative per aumentare la consapevolezza del valore della diversità; Procedure organizzative che garantiscano la parità di genere nei vari processi aziendali (assunzione, valutazioni, sviluppo di carriera ecc.)
Tra i casi mappati, nelle aziende multinazionali è molto più frequente individuare una strategia multidimensionale delle politiche di genere: ne vengono attuate molteplici, coprendo entrambe le aree; è in genere presente una figura nelle Risorse Umane con funzione specifica su Diversity&Inclusion; vengono intraprese delle azioni di monitoraggio. Nelle aziende italiane invece si nota un accento maggiore nell’area del supporto agli sforzi individuali, con politiche attuate nell’ambito del welfare, della flessibilità oraria e della conciliazione dei tempi.
Vi presentiamo una selezione di alcune best practices: